Italian Folk-progressive Band

giovedì 22 maggio 2008

Recensioni

Visto che il materiale del vecchio blog si è perso, ho pensato che potesse essere interessante (anche in vista della presentazione del nuovo cd) postare nuovamente alcune delle belle recensioni raccolte fin'ora.

Promo 2007 (anteprima del nuovo CD)
http://www.unprogged.com/showthread.php?t=2810
http://femmerock.altervista.org/demoreviews/r.htm
http://nuovamusica.blogspot.com/2007/10/reverie-promo-2007.html

"L'eccezione che conferma la regola. Una volta tanto oltrepassiamo di qualche passo lo steccato virtuale che divide la musica leggera da quella colta, e lo facciamo parlando di un ensemble leggermente al di sopra del rango di outsiders. Il sestetto milanese evoca Shakespeare musicando testi di canzoni citate nelle sue opere (O Mistress Mine) e sonetti (Sonetto 130) canta brani in esperanto (la splendida Kiam alvenos la fino), tanto per chiarire subito il livello culturale. Musicalmente andiamo ancora oltre: note di derivazione rinascimentale e folk - scordatevi basso e batteria - tra filologia ed echi progressive. Una rilettura musicale senza tempo che rievoca nomi come i King Crimson del periodo In Th Wake Of Poseidon, Gentle Giant e Traffic." (Luca Cacciatore - Freequency - novembre 2007)

DEMO 2004
Recensione Demo 2004 - Movimenti prog

DEMO 2002
(...) Anche stavolta accanto a Valerio, polistrumentista di grandissimo valore, la vocalist-attrice Fanny Fortunati e, presenza nuova ma determinante, Simone Stucchi (...) in postproduzione. L'artwork della Zabatino è sempre il valore aggiunto che dà un lieve tocco di mistero. (...) Partenza in quarta con l'aggressiva "Great calm", scattante, incalzante, con nervose (e frippiane...) influenze post rock. Un brano robusto, molto intelligente il lavoro negli arrangiamenti e nelle trascinanti melodie. "Come un'ombra" vede il ritorno dei singolari vocalizzi di Fanny e di certe venature sinfoniche che impreziosiscono come accadeva nel primo demo: un bel brano, con piacevoli inserimenti di chitarra e lievi sapori elettronici. (...) Sentite lo strumentale "Les Anges", col bel flauto di Fulvia Borini (...): anche qui un ottimo lavoro (le chitarre soprattutto), dove Hackett incontra sfumature funky/acid jazz percettibili con attenzione e dopo ripetuti ascolti (...).
(Donato Zoppo - MovimentiProg webzine)
"(...) Il nostro uomo si fa in quattro per servire del progressive all'italiana, alimentato da buone idee, da buoni sentimenti e da buona volontà. (...) Vado ha del talento e quando chiama il suo progetto "Reverie" sa di che cosa parla. I sei brani sono di una tempra progressiva del miglior gusto (...) Da scoprire..." (Harmonie Magazine n. 36 - Francia)

Demo 1998
"Nell'ascoltare questo demo sembra difficile credere che sia stato concepito tutto da una sola persona. Eppure é così (...) Le ambientazioni ricostruite nei diversi brani spaziano tra sogno e realtà e si traducono in un intreccio di emozioni e sensazioni che permettono all'ascoltatore di esplorare mondi musicali sconosciuti (...) (Rockit n. 6 - 1999 - Italia)

"(...) Reverie mostra idee sorprendenti e testi immaginifici, in un contesto progessivo/sinfonico italiano del più puro stile (...) Gustiamoci "La joie de vivre" e "Principe di un attimo" come begli esempi del repertorio cantato di Reverie. E "Intermezzo" e "Forum Julii" come proposte strumentali di marcato interesse (...) (Atropos Magazine - 11/1998 - Spagna)

"(...) Stilisticamente, Reverie non può essere compreso in una "scuola": vi sono complessi passaggi sinfonici di tastiere, attimi che ricordano Mike Oldifield e momenti più classici, atmosfere jazz, folk mediterraneo e spagnolo. Nonostante le disparità stilistiche, il livello delle composizioni é omogeneo (...) (Progressive Newsletter n. 23, 12/1999 - Germania)

"Ora il talentuoso chitarrista Valerio Vado é riuscito ad ideare ed attuare una formazione nuova di zecca per esprimere liberamente le proprie idee artistiche (...) I Reverie (...) si presentano dal vivo quasi come una big band (...) (La Provincia di Como - 4.6.1999 - Italia)

"Reverie é, a dispetto del nome, un gruppo italiano da Milano. Nel loro primo demo troverete musica eccellente con varie influenze (dal classico al jazz-rock) (...) Tutto ciò che vi serve per un grande album (...)" (Acid Dragon n. 26 - 1/2000 - Francia)

(...) Finora il risultato è piuttosto interessante (...) Varie influenze prog-rock si uniscono nel secondo brano (La joie de vivre): chitarra classica (Hackett), tastiere fluttuanti (primi Marillion), gustosi flauti (Camel) e percussioni intelligenti, ad esempio (...) Il brano più interessante su questo demo è (...) uno strumentale di 10 minuti dal titolo "Forum Julii". In questa complessa composizione "uptempo" flauto e chitarra si alternano nell'assumere la parte principale. Si possono scoprire varie influenze jazz-rock (...) Speriamo che Valerio continui con questo progetto (...) (Background Magazine 03/2000; Olanda)

e infine una vecchia intervista di Donato Zoppo a Valerio:
http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Sections&file=index&req=viewarticle&artid=67&page=1

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